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giovedì 14 novembre 2019

Malesia e Singapore.


Quest'anno la nostra voglia di viaggiare ci ha portato ad esplorare una parte del mondo che non conoscevamo: Malesia e Singapore.
Anche per il trasporto abbiamo avuto la novita' di volare con una compagnia con la quale non avevamo mai volato prima, la Emirates. Questo per due motivi: il primo per il confort che si dice offra la compagnia, il secondo pratico perche' cosi' il lungo viaggio sarebbe stato spezzato quasi a meta'.
Voglio partire proprio dal viaggio: saliti a bordo le assistenti di volo ti attendono con le loro divise molto particolari. Appena partiti viene fornito il menu dei pasti che saranno serviti durante il viaggio. L'intrattenimento e' al top, con film in lingua italiana, telecamere verso la direzione di volo (suggestiva durante le fase di decollo e atterraggio) e verso il basso. I sedili se reclinano piu' delle altre compagnie  e anche la seduta si muove verso avanti. Questo mi ha consentito di dormire anche poggiato su di un fianco.
Ma veniamo alle nostre mete. La prima tappa e' stata Kuala Lumpur. La parte centrale e' molto bella e ben tenuta, bellissime le Petronas Towers e tutto il centro commerciale sotto di esse. Molto comodo il passaggio coperto per raggiungerle vista la piovosita' tipica delle zone tropicali.
Il primo giorno, stanchi per il lungo viaggio, ci siamo limitati a questa zona. Il secondo giorno siamo andati a vedere le famose grotte di Batu, luogo sacro per gli Indu'. Per raggiungerle abbiamo sfruttato gli ottimi mezzi di trasporto a disposizione: monorotaia e treno. Confort a bordo ottimo, aria condizionata esagerata!!! Arrivati alle grotte rimaniamo un po' delusi dal piazzale antistante dove i molti piccioni che volano lasciano purtroppo molti escrementi che evidentemente non vengono puliti abbastanza spesso con conseguente cattivo odore. Le costruzioni sono tipiche della religione induista, con rappresentazione di animali e divinita'. Ci facciamo coraggio e affrontiamo la scalinata che se non fosse per il caldo non sarebbe poi cosi' difficile. Lungo la salita varie scimmie cercano di ottenere qualcosa dai turisti e litigano tra loro per contendersi il bottino. Arrivati in cima si possono visitare diversi templi e, sempre facendo attenzione alle scimmie, si arriva in fondo all'ultima grotta. Molto suggestivo sia per le scimmie alle quali noi occidentali non siamo abituati, sia che per i riti che si celebrano nei templi. Anche qui, trattandosi oltretutto di un luogo sacro, potrebbe essere tenuto meglio: cumuli di bottiglie e di carte di biscotti e merendine, risultato delle razzie delle scimmie, rovinano l'atmosfera. La sera siamo andati a cena su una torre con un ristorante che ruota e offre cosi' un panorama a 360 gradi sulla citta'.
Il giorno seguente siamo andati a vedere il central market dove abbiamo fatto shopping per prendere alcuni souvenir da riportare a casa. Molto caratteristico con prezzi abbordabilissimi. L'abbiamo raggiunto a piedi e qui abbiamo potuto vedere ancora meglio la differenza tra il centro scintillante e il resto della citta' che ancora e' un po' indietro. Dopo siamo andati a visitare il bird park. Si tratta di un'enorme voliera dove sono tenuti in semi liberta' molti uccelli abituati all'uomo e che quindi ti passeggiano vicini tranquillamente. Una nota sull'albergo. Bello, comodo, ottima e colazione a buffet dove si poteva mangiare di tutto. Suggestiva la foto di notte in piscina con le Petrons Towers sullo sfondo.
Dopo la terza notte in albergo si riparte, destinazione Perhentian. Come concordato con l'agenzia, e come tutti gli altri spostamenti, ci vengono a prendere in albergo e ci portano all'aeroporto. Voliamo con la Malaysia Airlines. Anche qui le assistenti hanno delle divise molto particolari e sono molto belle da vedere. Arriviamo all'aeroporto di Kota Bharu e, ritirati i bagagli, saliamo sul pulmino che ci porta all'imbarco. Il viaggio non e' lungo ma ci offre un piccolo spaccato della vita reale malese: purtroppo cumuli di mondezza campeggiano qua e la, gente che pulisce il pesce o il pollo in banchi improvvisati a bordo strada supponiamo per cucinarlo e/o rivenderlo. Non fa certo una bella impressione. Arriviamo all'imbarco e anche qui, facendo un giro in attesa dell'orario, sembra di stare in un mercato dove tutti cercano di venderti un passaggio in barca. Arrivato il momento, prima dell'imbarco paghiamo la quota per accedere al parco marino ma anche qui le premesse non sono le migliori dato che in acqua ci sono bottiglie di plastica e cassette di polistirolo. Saliamo su una piccola barca e indossati i salvagente si parte. Arrivati sull'isola in attesa di avere la stanza ci offrono un cocktail di benvenuto purtroppo a base di ananas alla quale sono allergico. Mi devo accontentare di un bicchiere d'acqua. L'isola e' molto bella ma e' tenuta malissimo: molte barche ormeggiate vicino alla riva e quando partono o arrivano ti appestano con i loro scarichi, spiaggia lunga ma nessuno fa manutenzione tranne qualche volenteroso locale o il turista di turno che raccoglie la bottiglia abbandonata. Attaccata alla spiaggia una giungla stupenda: decidiamo di farci una passeggiata ma troviamo anche qui cumuli di mondezza. Per fare snorkeling andiamo nel punto vicino al molo ma anche qui dobbiamo fare i conti con le barche e il loro gas di scarico. Per come e' bella potrebbe essere tenuta sicuramente meglio. Nota sull'albergo: personale gentilissimo, cibo ottimo comprese aragoste e pesci alla griglia, colazione un po' limitata ma comunque buona, la stanza da rivedere perche' umida e con la finestra del bagno sigillata con la carta igienica.
Dopo quattro notti si sale in barca e si riparte, destinazione Redang. L'arrivo non promette bene: il porto presenta barche semi affondate, lungo la strada vediamo auto abbandonate. Il resort pero' e' un'altra cosa. All'arrivo ci offrono un cocktail (questa volta a base di mango) e una salvietta umida per rinfrescarci. Fatto il check in un ragazzo carica noi e le valigie su un golf cart e ci porta nella nostra stanza. Qui trascorriamo cinque notti rilassandoci in spiaggia, nuotando con pesci e tartarughe, osservando le scimmie che ci fanno visita fino sul nostro balcone (una prova anche ad aprire la finestra), uccelli di tutti i tipi e anche un piccolo varano. Anche qui cibo ottimo, personale gentilissimo. La sera abbiamo cenato in riva al mare e una volta abbiamo visto anche una stella cadente. Stanza grande con l'unico neo di un condizionatore un po' troppo rumoroso.
Dopo cinque notti si rifanno le valigie e si riparte. Auto, barca, auto, aereo da Kuala Therengganu a Kuala Lumpur, aereo da Kuala Lumpur a Singapore e finalmente arriviamo nella nostra ultima tappa.
Qui la musica cambia completamente. Singapore e' moderna pulita, efficiente, proprio come piace a noi. Visitiamo la zona intorno al famoso hotel, molto bella e tenuta molto bene. I grattacieli sono bellissimi da vedere e fotografare. Visitiamo i garden by the bay da vedere di giorno e di notte con lo spettacolo di musica e luci, la Cloud Forest, un'enorme serra con una varieta' infinita di fiori e piante tropicali, il lungomare, la china town dove facciamo shopping e visitiamo un altro tempio induista e uno buddista, un parco con le passerelle lungo le chiome degli alberi. La citta' e' bellissima e se non fosse per il gran caldo mi piacerebbe viverci. Nota sull'hotel: per avere una matrimoniale ci devono dare una stanza nel piano fumatori. La stanza e' un po' piccola ma ha tutto il necessario. Colazione ottima, un po' lontano dal centro ma taxi e Grab (la versione orientale di Uber) funzionano bene e non si spende molto.
Dopo sole tre notti purtroppo dobbiamo rifare le valigie perche' la vacanza e' finita e si torna indietro.
Che dire: Singapore da tornare altre mille volte, ricorda Miami sia come aspetto che come posizione. La Malesia e' un grosso tesoro non ancora sfruttato bene, devono darsi ancora da fare.
Abbiamo visto uno stile di vita diverso. La religione musulmana la fa da padrona quindi si vedono molte donne con il capo coperto, alcune anche con il viso coperto. In un quartiere ci siamo accorti che circolavano solo uomini. Ma sono i loro usi e costumi, non si discutono.
Abbiamo aggiunto altri ricordi. Perche', come diceva mia madre, la vita va riempita di ricordi e non di rimpianti.

Saluti.


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