Compagni di viaggio

Stamattina ho avuto un compagno di viaggio un po' particolare sul treno. Si chiama Marco ed e' presumibilmente un senza tetto. L'ho trovato sul treno quando sono salito ed aveva una busta con le sue cose e un'altra con dentro un brick di tavernello. Alle sette di mattina era gia' ubriaco e sparlava. Seduto vicino a lui c'era un sottufficiale di marina che si era alzato ma quando ha visto che Marco alzava la voce per parlare con lui si e' rimesso seduto per tenerlo tranquillo. Dice di aver fatto il bersagliere nel 86/87 e di avere 48 anni, quindi e' mio coetaneo. Conosce le canzoni di Vasco Rossi e Gianna Nannini e le canta a beneficio di tutto il vagone. Quando il sottufficiale si alza per scendere lo saluta e lo ringrazia per la compagnia perche' lui, dice, e' sempre solo. Continua a parlare e se la prende con gli albanesi e i rumeni che gli hanno rubato le cose mentre dormiva, ma poi dice che e' meglio se sta zitto. Mi ha fatto un'immensa pena vedere una persona quasi della mia eta' ridotta in quelle condizioni. Mi fa pena ancora di piu' vivere in una societa' che non puo' o non vuole aiutare queste persone. Mi chiedo come possa io aiutarlo di certo non dandogli dei soldi che spenderebbe per comprarsi altro vino. Ho aiutato spesso queste persone dandogli scarpe, indumenti e cose da mangiare ma ci vorrebbe qualcosa di piu'. Chissa' cosa lo ha portato a quel tipo di vita se una scelta come dicono molti o altro. Potra' mai essere una scelta quella di vivere in quelle condizioni ?

Saluti.