Oggi mio figlio Leonardo compie 16 anni. Qualche spiritoso potrebbe aggiungere: 'E sti c....'. Per me invece e' l'occasione per rivedere un po' quello che e' successo quel giorno e come eravamo diversi senza entrare in discorsi filosofici.
Ricordo ancora quella mattina quando Alessandra mi sveglio' per dirmi che era arrivato il momento e dovevamo andare in ospedale: per tutta risposta mi sono riaddormentato. Poi le lunghe ore di attesa (e' nato alle 18:15) con in mezzo l'ostetrica che a me e agli altri papa' in attesa ci comunicava la situazione e sembrava quasi di assistere ad una gara: la mia e' piu' avanti della tua, la sua ha recuperato e ora e' avanti, ecc. Poi e' arrivato il momento e mi hanno chiamato, mi hanno bardato ben bene e sono entrato in sala parto. L'ostetrica e l'infermiera che in due non pesavano quanto me mi hanno guardato dal basso e mi hanno detto: "Sicuro che non vai per terra perche' qui non ti tira su nessuno!!!". Per terra non ci sono andato e mi sono goduto lo spettacolo della nascita ma soprattutto ho potuto vedere la sofferenza di una donna che partorisce. Poi e' arrivato Leonardo che paciosamente si guardava in giro e si e' messo a piangere solo quando ho tagliato il cordone ombelicale. Un segno del destino ? Poi sono uscito e sono andato a dire ai miei che era tutto a posto e il peso di Leonardo. Ovviamente furono felicissimi di sapere che erano appena diventati nonni di un bel nipotino di 4 kg e 320 grammi. Dopo e' cominciato il valzer delle telefonate per avvisare tutti i parenti e gli amici. Ovviamente le telefonate fatte da un telefono pubblico perche' allora i cellulari erano roba da ricchi. Mi fa anche sorridere ripensare all'auto che avevo allora: una Fiat Ritmo bianca comprata usata da un collega. Abitavamo da poco nella casa di Via Castel di Tora che poi lasciammo per quella dove siamo ora.
In sedici anni sono cambiate tante cose dato che il progresso sembra correre sempre di piu' ma noi, che siamo diventati in quattro (anzi cinque con la gatta), abbiamo imparato tanto tutti insieme e tanto abbiamo ancora da imparare.
Auguri Leonardo.
Saluti.
giovedì 14 ottobre 2010
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