Incidente a La Storta.

L'incidente capitato stamattina a La Storta, vicino a dove abito, mi porta a scrivere un paio di riflessioni.
Innanzi tutto faccio le mie condoglianze ai familiari e ai figli della signora deceduta che purtroppo da quanto ho letto avevano già perso il padre.
La prima considerazione viene dal fatto che non c'e' patente a punti o pena che tenga. Tanta gente se non sente il fiato sul collo del tutore dell'ordine si sente autorizzata a fare come gli pare. Ormai si sta perdendo il senso della misura e episodi come questo si ripetono in continuazione. E a parte i proclami chi deve intervenire non fa nulla.
La seconda considerazione viene dal fatto che la signora deceduta era filippina così come l'altra ferita (mi sembra che sia addirittura la figlia) e una signora moldava. Ma guarda un po'. Ai romani i mezzi pubblici non sono mai piaciuti un granche vuoi per il traffico, vuoi per la scomodità, ecc. Infatti salire su un autobus oggi a Roma ci si sente stranieri in casa propria. Nulla in contrario: se uno se lo può permettere o non ha alternative prenda pure l'auto. Ma la cosa che mi fa inc... e' quando sento la gente che dice "E che prendi il treno!!! E' pieno di stranieri che puzzano!!". Questa cosa mi manda in bestia. Fino al 1986 sono andato a scuola con l'autobus. Allora di stranieri a Roma non ce n'erano molti. Qualche filippino, qualche polacco per via del Papa ma ancora erano pochi. Io la memoria ce l'ho e non dimentico che allora sugli autobus non e' che si respirasse profumo di violette. La gente purtroppo dimentica troppo facilmente da dove viene.

Saluti.